VACANZE DI NATALE: FAMIGLIA E…TANTO TANTO RUMORE PER NULLA, O QUASI

Natale alle porte…o quasi.

Luci e decorazioni ovunque. Pensieri positivi ed energia invadono le nostre giornate, anche se grigie e frenetiche.

Tuttavia, iniziamo anche a sentire un pizzico di ansia che ci pervade. Vacanze, amate e odiate, soprattutto quelle natalizie, dove si trascorre più tempo in famiglia, da sempre croce e delizia del nostro tempo.

Ci è ritornato alla mente cosa diceva la protagonista del film “Il mio grosso grasso matrimonio greco”:

la mia famiglia è enorme, chiassosa, ma è la mia famiglia. Litighiamo, ridiamo e sì arrostiamo l’agnello sullo spiedo davanti casa, ma dovunque io vada, qualunque cosa faccia, loro ci saranno sempre.

Il punto è che…

 

i problemi latenti sembrano acutizzarsi durante le festività. In realtà si tratta di difficoltà già presenti, spesso accantonate o nascoste in qualche modo, il nostro, ma che meritano ascolto e attenzione.

Per questo motivo bisognerebbe fidarsi di se stessi e affrontare la situazione, la relazione che ci genera disagio o che ci procura preoccupazione.

Per non ritrovarsi davanti a una tavola, a brindare pervasi dall’ansia e con troppi pensieri per la mente.

Nel film Una Famiglia Perfetta di Paolo Genovese, vengono coniugati, tra realtà e finzione, i sentimenti contrastanti natalizi, di solitudine e felicità, serenità e agitazione interiore. In una villa di campagna nei pressi di Todi, un cinquantenne misterioso, solo, decide di affittare una compagnia di attori per far interpretare loro la famiglia che non ha mai avuto in occasione delle feste di Natale. Nei ruoli interpretati dai personaggi-attori, emerge la distanza tra interprete e persona, emergono le contraddizioni e le fragilità del personaggio che siamo noi stessi a creare, durante la nostra quotidianità, per interpretare un’altra parte di noi, quella che spesso non vogliamo affrontare. Tutto ciò è poco autentico e risulta impraticabile sul lungo periodo. 

Perciò non provare a incaponirti per cambiare chi hai di fronte, siano i tuoi familiari o l’uomo della tua vita. Cerca di far capire il tuo punto di vista, condividi i tuoi interessi e trova un motivo almeno per ridere insieme nonostante tutto. In ogni caso affronta i problemi che percepisci come tali e non rimandare. Chi ha tempo, non aspetti tempo! Cercare risposte è meglio che farsi domande.

Prendi un po’ di coraggio e suona il campanello di casa dei tuoi genitori o del tuo partner: è sorprendente il modo in cui le persone siano in grado di stupirci…perché no, davanti a una tazza di tè, buona musica e biscotti allo zenzero.

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