ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA

95fc176edba82b7716f85c8fc072ac65La gravidanza è un periodo nel quale è particolarmente importante seguire uno stile di vita sano, da cui mamma e futuro nascituro possano trarre vantaggio.

Un corretto stile di vita include: aumento di peso adeguato, una dieta equilibrata e varia che garantisca il giusto apporto di nutrienti, importanti per il feto oltre che per la madre e un’appropriata integrazione con vitamine e minerali.

Anche il movimento è molto utile. L’attività fisica di tipo ricreativo o moderato, è infatti associata ad una minore probabilità di sviluppare iperglicemia durante la gravidanza e sovrappeso dopo la gravidanza.

Fabbisogno energetico

Per determinare quale sia una corretta alimentazione, occorre prima stabilire il fabbisogno energetico giornaliero, che varia in base al peso materno pre-gravidico. Il peso viene considerato in termini di BMI (Body Mass Index = Indice di Massa Corporea = IMC).
La tabella di seguito schematizza l’incremento ponderale ideale, in base al BMI della donna all’inizio della gravidanza.

Pre-concepimento       BMI (kg/m2)       Aumento peso totale       Aumento peso medio 2° e 3° trimestre
Sottopeso                     < 18.5                   12.5 – 18 kg                              0.5 kg/settimana
Normopeso               18.5 – 24.9             11.5 – 16 kg                              0.4 kg/settimana
Sovrappeso                 25 – 29.9               7 – 11.5 kg                               0.3 kg/settimana
Obeso                            > 30                       5 – 9 kg                                   0.2 kg/settimana

Nel primo trimestre l’aumento di peso è dovuto principalmente alla crescita dell’utero e all’aumento del volume del sangue, che nel loro insieme non rappresentano più di un chilo di aumento ponderale.

Nel secondo trimestre invece si verifica un aumento della massa adiposa e del volume mammario, della placenta e del feto, che rappresentano poi le principali cause di aumento del peso del successivo terzo trimestre.

In caso di gravidanza gemellare, si può considerare adeguato un incremento di peso compreso tra i 16 ed i 20.5 kg.

Da un punto di vista generale, anche durante la gravidanza si dovrebbero seguire le corrette abitudini alimentari indicate dalla dieta mediterranea: almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura; colazione abbondante ma leggera; 3 pasti principali e 2 spuntini; cereali, pane, pasta o riso (meglio se integrali) ad ogni pasto principale; preferire le carni bianche e limitare le carni rosse e gli affettati; pesce almeno 4 volte a settimana; formaggi magri 3 o 4 volte a settimana; uova 1 o 2 volte a settimana; legumi una-due volte alla settimana; olio extravergine di oliva per condire; bere molta acqua (in media un litro e mezzo/due al giorno).
Infine occorre limitare gli alcolici, la caffeina ed evitare il fumo.

 

COME UTILIZZARE AL MEGLIO GLI ALIMENTI

Frutta e Verduraimages (2)
. Meglio se di stagione e fresche.
. Preferire il surgelato, al conservato in scatola.
. Lavare bene con abbondante acqua e bicarbonato (o qualche goccia di amuchina) e risciacquare bene.
. Cuocere preferibilmente a vapore o a pressione, per ridurre  la perdita di vitamine.

Carne e pesce
. Evitare carne e pesce crudi, soprattutto nel caso di negatività al test della toxoplasmosi. In quest’ultimo caso evitare anche gli insaccati crudi.
. Preferire tipi di cottura semplici, come quella al vapore o ai ferri.

Condimenti

Preferire l’olio extravergine di oliva, usato a crudo, dopo la cottura degli alimenti.

 

I MICRONUTRIENTI: le vitamine e i minerali che giocano un ruolo di particolare importanza durante gravidanza.

VITAMINE

Acido Folico: importantissimo per la prevenzione della spina bifida e dell’anencefalia. L’incremento
dell’apporto in gravidanza deve essere di almeno 400 mcg/die. La supplementazione di tale vitamina Fibrat-e-shumta-shtojnë-infeksionetdovrebbe iniziare almeno tre mesi prima del concepimento e proseguire durante tutto il primo trimestre di gravidanza.

Vitamine del gruppo B B2, B6, B12): sono vitamine idrosolubili, perciò eccessivi lavaggi e la cottura degli alimenti ne provocano una discreta perdita. Le fonti principali sono alimenti di origine animale e vegetale, cereali integrali e germe di grano.

Vitamina C: rinforza le difese naturali e protegge dalle infezioni. Inoltre favorisce l’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti vegetali. Fonti principali sono frutta e verdura; maggiormente presente in kiwi, agrumi, fragole, peperoni, broccoli, spinaci e radicchio.images (1)

Vitamina A: indispensabile per il corretto sviluppo embrionale e la crescita del feto. Fonti
principali sono tutti gli alimenti di origine animale, latticini, frutta e verdura di colore arancione, giallo e rosso.

Vitamina D: necessaria per l’assorbimento del calcio e per la salute delle ossa. Fonti principali
sono il pesce azzurro, il tuorlo d’uovo e il burro. La vitamina D viene prodotta grazie all’esposizione al sole.

images (3)Vitamina E: ad attività antiossidante, si trova soprattutto negli alimenti di origine vegetale, nella frutta secca e nei cereali.

Vitamina K: importante per la corretta coagulazione del sangue ed il metabolismo osseo. Si trova nel fegato e negli ortaggi a foglia verde.

 

MINERALI E OLIGOELEMENTI

downloadFerro: è fondamentale per l’aumento di volume del sangue materno, lo sviluppo della placenta e
l’accrescimento fetale. Le fonti principali sono carne rossa, legumi, vegetali a foglia verde, cereali
integrali e frutta secca. Le richieste di ferro durante la gravidanza sono aumentate, pertanto se l’apporto adeguato non è sufficiente attraverso la dieta, è necessaria un’integrazione.

Milk,cheese,yogurtCalcio: è implicato nello sviluppo e nel mantenimento di ossa e denti, sia nel feto che nella madre. Le richieste di calcio delle donne in gravidanza sono le medesime delle donne non in gravidanza. Questo perché l’organismo aumenta la sua capacità di assorbimento del minerale. Se l’assunzione giornaliera è adeguata , non occorre integrare. Fonti principali sono latte e derivati

Iodio: lo iodio è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del sistema nervoso, durante la gravidanza le richieste di iodio aumentano fino a 200 mcg/die. Si trova un p’ in tutti gli alimenti di origine marina, come pesci, molluschi e alghe.

Fluoro: previene la carie dentaria. La fonte principale è l’acqua.

Fosforo: si trova soprattutto negli alimenti ricchi di proteine (uova, carne, latte e cereali integrali).

Manganese: coinvolto nei processi antiossidanti. Fonti principali, cereali integrali e frutta fresca.

Potassio: importante per la trasmissione nervosa, la contrazione muscolare e la regolazione dell’equilibrio idrico dell’organismo. Si trova in frutta, verdura e carni.

Sodio: importante per la trasmissione nervosa e il bilancio idrico dell’organismo. Fonti principali sono formaggi, cereali e ortaggi.

Magnesio: prezioso per il buon funzionamento delle cellule del tessuto nervoso e cellulare. Presente un po’ in tutti gli alimenti. Soprattutto in legumi, cereali integrali, frutta secca e vegetali a foglia verde.

Rame, selenio e zinco: importanti per la loro proprietà antiossidante. Si trovano in carne, pesce, legumi, cereali integrali e verdura a foglia verde.images (4)

Acidi Grassi Omega 3: definiti “essenziali”, in quanto l’organismo non è in grado di produrli. Importanti per favorire lo sviluppo cerebrale e della retina, nonché per ridurre il rischio di parto pre-termine. Fonti principali: quasi tutti i pesci, soprattutto il pesce azzurro (sgombri, acciughe, salmone…).

 

Per una valutazione nutrizionale ed un programma alimentare personalizzati, la nostra specialista Dr.ssa Alessandra Bosetti (Dietista) è a disposizione il sabato mattina.

Per informazioni e/o prenotazioni, contattare la segreteria dal lunedì al venerdì, al n° 02/54.10.20.20.

Leggi Tutto

IL MENARCA. Prima parte

COME SPIEGARE LE MESTRUAZIONI A MIA FIGLIA?

Le prime mestruazioni, il menarca, sono un momento importante nella vita di una donna. Un primo impatto positivo, può aiutare un vissuto sereno di questo evento che accompagna ogni donna per moltissimi anni.

La Dr.ssa Chiara Gregori, ginecologa del Cemp, ha pensato di creare dei video che possono essere usati come spunto per raccontare alle proprie figlie a cosa andranno incontro.

Ecco il primo

 

 

Leggi Tutto

ULTRA TEST

UltraTest è l’esame prenatale non invasivo in grado di evidenziare condizioni di rischio cromosomico per il feto (trisomia dei cromosomi 21, 13 o 18).

Il test, conosciuto anche con il nome di BI-Test, combina parametri provenienti da un esame ecografico e da un prelievo di sangue e può essere effettuato tra la 11ma e la 13ma settimana di gravidanza.

Durante il controllo ecografico viene verificata la vitalità dell’embrione, l’assenza di gravi malformazioni, la presenza di marcatori e l’epoca gestazionale. Viene inoltre misurata la translucenza nucale, una zona evidenziabile ecograficamente, compresa tra la cute e la colonna cervicale del feto: maggiore è l’estensione di questo spazio, più alto è il rischio di cromosomopatie.

Con il prelievo di sangue si analizzano i livelli di due ormoni denominati Free-Beta HCG e PAPP-A
(plasma proteina A associata alla gravidanza) che spesso sono alterati nelle gravidanze in cui il feto PANCIONE FIOCCO BI-COLOREpresenta anomalie cromosomiche.

Il risultato del test biochimico viene combinato con l’esame ecografico, per formulare il rischio (basso/ intermedio/alto) specifico per la trisomia dei cromosomi 21, 13 o 18.

Leggi Tutto

EMDR

EMDR

(Eye Movement Desensitization and Reprocessing)


psicologia-persuasione-1024x638L’elaborazione del trauma

L’EMDR, è un innovativo strumento psicoterapeutico, nato da poco più di vent’anni, grazie alla scoperta di Francine Shapiro e consiste in una forma rapida di trattamento dei ricordi traumatici.

La caratteristica fondamentale è che, all’interno di un piano psicoterapeutico globale, attraverso un lavoro di stimolazione bilaterale (Movimenti Oculari o Tapping), mentre il paziente si concentra sulla parte disturbante del ricordo traumatico, è possibile ottenere, in modo rapido ed efficace, la desensibilizzazione e la rielaborazione di ricordi traumatici. La desensibilizzazione e la rielaborazione di ogni aspetto del ricordo traumatico e dei ricordi connessi permette di integrare i ricordi traumatici, di creare associazioni più adattive e di dare origine ad una ristrutturazione cognitiva ed emotiva.

Dal punto di vista teorico, l’EMDR parte dal presupposto che tale procedura abbia la capacità di attivare un meccanismo neuropsicologicamente innato, tipico di ogni persona, che è quello dell’elaborazione dell’informazione. Si parte dunque dal presupposto che il paziente possieda le risorse utili per l’elaborazione emotiva e cognitiva di un ricordo traumatico, e che il terapeuta abbia il ruolo di facilitare tale processo.

Oggi l’EMDR si è affermato come il trattamento più efficace per il Disturbo Post Traumatico da
Stress (PTSD)
, riuscendo a dimostrare la sua efficacia non solo nella risoluzione dei ricordi traumatici, ma anche nella capacità di produrre cambiamenti globali e più adattivi. Inoltre, l’EMDR viene utilizzano non solo per la cura del PTSD, ma anche per altri disturbi clinici.

Le esperienze traumatiche possono consistere in:
Piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo (separazione dei genitori, problemi scolastici, abusi, maltrattamenti, abbandono…);

Eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni: lutti (compresi Aborti Spontanei, Aborti
Terapeutici, parto traumatico), malattia cronica (compresa l’endometriosi), perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti di vita;

Eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta, quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza).

Problematiche psicologiche connesse ad eventi traumatici trattate con L’EMDR:
disturbi dell’umore (depressione, ciclotimia…);

disturbi sessuali (calo del desiderio, scarso immaginario erotico, inibizione del desiderio, problemi nel
raggiungere il piacere, difficoltà nel mantenere l’erezione nell’uomo, vaginismo o dispareunia nella donna, difficoltà nell’instaurare legami intimi, alessitimia, disturbi di personalità, confusione dell’identità sessuale, promiscuità sessuale, perversioni, difficoltà ad accettare il proprio corpo);

disturbi uro-ginecologici (vulvodinia, dolore pelvico cronico, cistite interstiziale);

disturbi dell’alimentazione (bulimia, anoressia, disturbi dell’immagine corporea, condotte di eliminazione);

disturbi somatoformi e patologie mediche;

disturbi d’ansia (fobia sociale, disturbo d’ansia generalizzata, attacchi di panico);

disturbi di personalità; disturbi dissociativi (amnesia dissociativa, fughe improvvise e inaspettate, disturbo dissociativo dell’identità (personalità multipla), disturbo di depersonalizzazione (sensazione di distacco dal proprio corpo e dai propri processi mentali);

traumatizzazione vicaria. Traumatizzazione secondaria spesso presente nel personale volontario e professionale che presta soccorso nelle situazioni di emergenza;

abuso di sostanze;

disturbi dell’età evolutiva.

Con accorgimenti specifici e protocolli semplificati, l’EMDR viene utilizzato anche con bambini a partire dai primi mesi di vita al fine di consentire loro di elaborare esperienze traumatiche (es. maltrattamenti e abusi, operazioni chirurgiche, incidenti, abbandono) che, se non trattati, potrebbero condizionare il loro sviluppo. Alcuni sintomi che i bambini potrebbero sviluppare sono l’enuresi, le fobie scolastiche, gli incubi notturni…

Dott.ssa Melissa Pozzo (psicologa psicoterapeuta)

Leggi Tutto