BAMBINI E TEMPO… LIBERO?

Ogni genitore, prima o poi, si trova a scegliere l’attività extrascolastica per e insieme al proprio bambino. Quale? Con che frequenza? Planning fitto o spazi liberi, non programmati?

Ne abbiamo parlato con la nostra pedagogista Federica Grittini. Ecco cosa ci ha raccontato

I bambini e le bambine hanno molti diritti riconosciuti e rispettati. Tra questi uno, purtroppo dimenticato, trascurato e bistrattato in questa nostra Milano frenetica : il diritto all’ozio. E’ il diritto a vivere momenti non programmati dall’adulto, a vivere un tempo proprio secondo il “tempo” di ciascuno senza fretta, senza organizzazione o strutturazione, senza fitti planning predefiniti a tavolino. A vivere spazi dove l’imprevisto e la “noia” siano legali.

La settimana dei bambini è scandita dal fare: fare il bravo a scuola (cosa vorrà mai dire?!), fare attività extrascolastica, fare i compiti per i più grandi. Fare, fare, fare.

Fermiamoci!

Proviamo a chiederci che cosa amavamo fare noi adulti da bambini? Dove e come giocavamo? Chiediamoci perché impegniamo le agende dei bambini e soprattutto di chi è questo bisogno?

A ognuno la risposta ricordandoci che c’è un tempo per tutto. C’è un tempo per tutti.

Settembre e ottobre sono pieni di open day delle attività più svariate: nuoto, calcio, danza, musica, yoga, rugby,…chi più ne ha più ne metta. C’è un’offerta molto ampia e una tendenza a optare per più attività settimanali cinque giorni su sette.

L’invito è a scegliere un’ attività (una o al massimo due volte la settimana) insieme al bambino secondo i suoi gusti personali e secondo le sue naturali inclinazioni. Il bambino è competente e può scegliere ciò che preferisce. Lasciamolo provare, stiamogli accanto nel prendere la decisione perché il supporto di mamma e papà lo fanno sentire sicuro. Concediamogli di sbagliare e anche di poter cambiare se non corrisponde alle sue aspettative o se scopre, strada facendo, che non è di suo gradimento.

Se l’attività post scuola materna o primaria può rappresentare uno sfogo, un ambito di sperimentazione delle proprie capacità, uno stimolo, essa non deve poi diventare o essere vissuta come una costrizione.

I bambini trascorrono 7-8 ore a scuola, come un full time degli adulti, dove vivono emozioni, conflitti, soddisfazioni, frustrazioni, dove sperimentano regole di vita comune e dove apprendono cose nuove con corpo-mente-cuore.

All’uscita hanno bisogno di poter decantare ciò che hanno vissuto, di respirare, di essere lasciati liberi non di fare...ma di essere! In casa o al parco, hanno bisogno di spazi di libertà e di noia. E’ grazie alla noia che nascono idee, pensieri, riflessioni ed è grazie alla noia che si potenzia la creatività. In un tempo libero, il bambino può immaginare, creare, esprimersi, trovare soluzioni (il famoso problem solving). Può capire e capirsi, può essere. Ed è questo il regalo più prezioso che possiamo fare ai bambini di ogni età.

Il buon senso può aiutare ciascun genitore a trovare un equilibrio tra tempo strutturato e tempo per sè lasciando al bambino l’opportunità sì di sviluppare in modo armonico le proprie capacità e al tempo stesso di capire quali siano.

Ozio e noia sono dei buoni alleati in educazione per poter rispettare la crescita di ciascun bambino.

BUONA “NOIA” A TUTTI!

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